Cos’è la depressione? Qual è la definizione?

Viene definita depressione quel disturbo dell’umore che si manifesta con un senso di insoddisfazione generale e una tristezza che si irradia e compromette anche le comuni attività quotidiane.

Chi soffre di depressione, che ricordiamo essere una malattia, è intrappolato spesso in una condizione di costante malumore, agevolato da pensieri negativi e pessimisti che riguardano sé stessi e la visione della propria vita.

Per  il 15% dei casi la depressione diventa un disturbo cronico, che può durare fino ad oltre 3 anni. Un dato preoccupante ci dice che si hanno ricadute nel 50% dei casi, e che dopo una prima ricaduta la probabilità di ammalarsi nuovamente aumenta fino al 75%.

Si stima che circa 340 milioni di persone soffrano di depressione, e la fascia di età più colpita è quella compresa tra 30 e 49 anni, con una frequenza due volte maggiore tra le donne.

La depressione viene considerata  dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la seconda causa di disabilità nel panorama delle malattie fisiche e psicologiche, seconda solo all’infarto.

Quali possono essere le cause della depressione?

Comunemente, ciò che porta una persona a soffrire di depressione, è l’incapacità di accettare una perdita, che sia di un caro (lutti, trasferimenti) o di una situazione alla quale si è emotivamente attaccati (perdita del lavoro, divorzio, tradimento), ma anche il mancato raggiungimento di un determinato scopo, che viene vissuto come un fallimento.

La depressione può colpire chiunque, in qualsiasi momento della vita. Condizioni come ereditarietà, biologia ed ambiente sociale fanno sì che l’insorgenza della malattia possa essere del tutto inaspettata: recenti studi dimostrano che alcune persone nascano con una maggiore predisposizione genetica verso la depressione.

Quali sono i sintomi più comuni della depressione?

I sintomi e le conseguenze degli stati depressivi sono solitamente più intensi nella prima parte della giornata, e a volte migliorano nel corso della giornata, anche se a seconda del livello della gravità della malattia, questa condizione può non verificarsi, ed i sintomi possono irradiarsi alla totalità della giornata. Infatti, alcune persone affette da depressione possono riscontrare difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane.

La depressione può essere acuta, presentando fasi depressive molto intense ed improvvise, oppure cronica e continua, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento.

La persona depressa vive con difficoltà anche le azioni quotidiane, come alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia, e ha la sensazione che gli altri non possano comprendere la propria condizione,  e che amici e familiari siano inutilmente ottimisti.

I sintomi più comuni si riscontrano con la perdita di energie, il senso di fatica, le difficoltà nel concentrarsi e nell’avere memoria, ma anche un senso di agitazione motoria e nervosismo generale. Sintomi come la perdita o l’aumento del peso, i disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), la mancanza del desiderio sessuale ed i dolori fisici sono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare mai.

Le emozioni più frequenti di chi vive il disturbo depressivo sono la tristezza, l’angoscia, la disperazione, il senso di impotenza, la perdita della speranza verso la risoluzione dei propri problemi, il senso di vuoto dato dall’insoddisfazione.

Per quanto riguarda i sintomi cognitivi, i malati di depressione riscontrano difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i propri problemi, l’auto criticismo e l’autosvalutazione, e la preoccupante ruminazione mentale che da’ il via ad un cane che si morde la coda.

I comportamenti che contraddistinguono la persona depressa sono la tendenza all’isolamento sociale, alla lamentela facile, ma anche i comportamenti passivi e il voler delegare, la riduzione dell’attività sessuale e, ovviamente, i tentativi di suicidio.

Cosa non fare in caso di depressione di un familiare o amico

La depressione è un disturbo serio, che va trattato con le pinze, perché una frase sbagliata può peggiorare la situazione. Quando una persona a noi cara è affetta dal disturbo della depressione, la prima reazione che ci viene spontanea è quella di spronare alla reazione, di incoraggiare, di dare una visione più leggera e semplificata dei problemi che invece al malato appaiono come insormontabili.

Non fatelo, perché l’unica cosa che otterremo è quella di intensificare i problemi, perché andremo a generare sensi di colpa e senso di inadeguatezza. La cosa migliore da fare è rivolgersi ad un professionista, e quindi uno psicologo. Lo psicologo non solo saprà aiutare la persona affetta da depressione, ma anche guidare i familiari all’approccio con il proprio caro.

Mettiti in contatto con il nostro studio se pensi di essere affetto da depressione, o se credi che un tuo caro abbia bisogno di aiuto. Essere tempestivi ed affidarsi a dei professionisti può davvero fare la differenza nella risoluzione di una malattia tanto comune e frequente quanto insidiosa.